Dopo oltre 12 anni e 53 dischi pubblicati chiude Bar La Muerte, la storica etichetta nella quale Bruno Dorella (Ovo, Ronin, Bachi da Pietra) ha racchiuso tutti quei progetti in bilico tra genio e follia, nonchè un pezzo di storia del rock italiano.
La notizia si è appresa in anteprima dall'intervista su Mag Music (a questo indirizzo) della quale vi riportiamo un pezzo:
Parlando di etichette, come sta Bar La Muerte?
-B.D. Benissimo, chiude il 12 gennaio 2012, dopo dodici anni e mezzo di vita, cinquantatrè dischi pubblicati, tante soddisfazioni e tantissimi soldi persi. Ho voluto chiudere prima di ridurmi a diventare più nerd di quello che già sono. Ormai il lavoro di discografico è cambiato troppo, ha pochissima valenza politica ed è tutto sul web. Invece a me piaceva andare negli squat con la scatola di plastica dell’ortomercato piena di dischi, da raccontare faccia a faccia all’avventore di turno. Preferisco chiudere a testa alta.
Una vera e propria notizia luttuosa per tutti coloro che ammirano il coraggio di sperimentare delle piccole etichette e che con Bar La Muerte erano venuti a conoscenza di un lato della musica spesso mai illuminato dai riflettori come meriterebbe.
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